Il Lions Club Bergamo S.Alessandro si è fatto promotore di una importante iniziativa a favore del Centro per il Bambino e la Famiglia a Longuelo (BG). Nella serata del 14 maggio 2013 si è tenuta la cena sociale del Club nella sede del Centro per il Bambino e la Famiglia , con l'intento di conoscere la struttura e i suoi interventi a favore di minori e famiglie in difficoltà. La serata, iniziata con un aperitivo nel giardino del Centro, è proseguita con una proiezione di testimonianze relative agli interventi terapeutici commentate dal Responsabile, Dott. Claudio Rozzoni, e dagli altri operatori del Centro per il Bambino e la Famiglia . I partecipanti, oltre a seguire le descrizioni delle attività svolte hanno voluto approfondire i temi proposti con domande e riflessioni. Alla serata hanno partecipato inoltre i rappresentati del Comune, nella persona dell'Assessore Leonio Callioni, ed ASL, rappresentata dal Direttore Amministrativo Danilo Facchinetti, oltre alla Presidente di Nepios, Tullia Vecchi. Durante la cena il Presidente del Lions Club S.Alessandro, Gabriele Totis, ha annunciato l'intenzione di sostenere il progetto dell'Unità Diurna Familiare presso il Centro per il Bambino e la Famiglia, che Nepios supporta in collaborazione con l'Asl di Bergamo dal 2004 attraverso un'apposita convenzione.
Il progetto offre servizi specialistici per il bambino e la famiglia con particolare attenzione alle problematiche riferite alla violenza e agli abusi sui minori. Le persone che usufruiscono dei servizi del Centro per il Bambino e la Famiglia provengono da Bergamo e provincia, ma anche fuori provincia in quanto il Centro è riconosciuto in Lombardia quale polo di eccellenza e partner della Regione in progetti pilota a rilevanza nazionale ed internazionale per la prevenzione dell'abuso sessuale su minori e la stesura di linee guida sul tema. L'Unità Diurna Familiare presso il Centro per il Bambino e la Famiglia , è stata attrezzata per renderla molto simile ad una normale abitazione con cucina, sala da pranzo, spazio giochi, stanza per riposo dei bambini, che consente alle famiglie di "agire" le dinamiche relazionali, direttamente in situazione, facendo emergere le difficoltà che sorgono durante la normale interazione quotidiana. L'attività prevede che più famiglie (da quattro a otto) contemporaneamente siano presenti presso l'Unità Diurna, per incontri che durano un'intera giornata, più volte alla settimana per un periodo minimo di tre mesi. Il contesto cerca di ricreare situazioni tipiche della vita quotidiana, connotate da un forte coinvolgimento personale, in cui ciascuno sia interessato e partecipe delle vicende degli altri e venga incoraggiato ad esprimere opinioni, commenti e proposte. L'attività intende favorire i contatti e lo sviluppo di legami tra le famiglie, promuovere il comune impegno ad affrontare le difficoltà condivise, aiutare a pensare e sperimentare soluzioni nuove per migliorare i rapporti interni a ciascuna famiglia, imparando gli uni dagli altri secondo il principio del mutuo-aiuto.
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